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22/02/2024

 

«Revoca dell'onorificenza a Tito»

 

 

Era ora! Tutte le forze politiche del Paese, ad eccezione di una ambigua - e davvero scandalosa - astensione di Alleanza Verdi Sinistra, hanno votato in Commissione Esteri per una modifica della normativa che impedisce, allo stato attuale, di revocare le onorificenze concesse dalla Repubblica Italiana ai deceduti. Una piccola ma significativa vittoria per gli esuli ed i loro parenti, che consentirà di revocare, fra l’altro, quella concessa nel 1969 a Tito, il dittatore iugoslavo responsabile della carneficina di italiani (e non solo) in Istria e responsabile della slavizzazione forzata e dell’esodo dei nostri connazionali oltre che dalla penisola istriana anche da Fiume e Zara. In un rinnovato clima di concordia e di rispetto per la verità storica, espresso da tutte le forze politiche, ma anche di grande interesse dei giovani per le vicende dei nostri confini orientali, prende ora l’avvio un iter che auspicabilmente porterà a revocare non solo l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce (!) del macellaio balcanico, ma più in generale tutte quelle accordate a figure “dubbie” che hanno ricevuto riconoscimenti dalla Repubblica.

 

F. M.                      

Portavoce Circolo nPSI di Roma

ARCHIVIO ARTICOLI

22/02/2024 - REVOCA ONORIFICENZA A TITO - PORTAVOCE F.M.

«Revoca dell'onorificenza a Tito»

Era ora! Tutte le forze politiche del Paese, ad eccezione di una ambigua - e davvero scandalosa - astensione di Alleanza Verdi Sinistra, hanno votato in Commissione Esteri per una modifica della normativa che impedisce, allo stato attuale, di revocare le onorificenze concesse dalla Repubblica Italiana ai deceduti. Una piccola ma significativa vittoria per gli esuli ed i loro parenti, che consentirà di revocare, fra l’altro, quella concessa nel 1969 a Tito, il dittatore iugoslavo responsabile della carneficina di italiani (e non solo) in Istria e responsabile della slavizzazione forzata e dell’esodo dei nostri connazionali oltre che dalla penisola istriana anche da Fiume e Zara. In un rinnovato clima di concordia e di rispetto per la verità storica, espresso da tutte le forze politiche, ma anche di grande interesse dei giovani per le vicende dei nostri confini orientali, prende ora l’avvio un iter che auspicabilmente porterà a revocare non solo l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce (!) del macellaio balcanico, ma più in generale tutte quelle accordate a figure “dubbie” che hanno ricevuto riconoscimenti dalla Repubblica.

 

 

01/01/2024 - DISPOSIZIONI PER INDAGATI - PORTAVOCE F.M.

«Innocente fino a sentenza definitiva»

Secondo un celebre quotidiano, lo scorso 20/12 si sarebbe celebrato niente di meno che “il funerale della libertà”: il quotidiano in questione è infatti insorto - con veemente tracotanza - contro quella che ha definito la “legge bavaglio”, cioè la recente norma (alla legge di delegazione europea) che vieta la pubblicazione delle ordinanze dell’arresto di un indagato.

La norma è stata votata alla Camera da una maggioranza ben più ampia del solito, visto che era stata proposta da un esponente di Azione, ma ha ottenuto il voto, oltre che della maggioranza di centrodestra, anche dei due raggruppamenti centristi. Bisognerebbe ricordare al Direttore del suddetto quotidiano che chi perde davvero la libertà è l’indagato, sottoposto all’arresto cautelare: un indagato che resta però “innocente fino a sentenza definitiva”. Ma che viene notoriamente sbattuto subito in prima pagina, subendo una granguignolesca “macellazione” mediatica, cui molti non reggono; e che può portare persino al suicidio del malcapitato, come ci ha purtroppo insegnato la tragica stagione del “clima infame” di “Mani Pulite”. Altro che funerale della libertà, semmai si è celebrata la vittoria dello stato di diritto e della civiltà sulla barbarie mediatica giustizialista.

14/12/2023 - DEI SUICIDI DURANTE MANI PULITE - PORTAVOCE F.M.

«Dei suicidi durante Mani Pulite»

La stagione di “Mani Pulite” ha scosso l'Italia negli anni '90, segnando come noto la “linea di confine” fra Prima e Seconda Repubblica. 

La pressione mediatica, con l’elenco quotidiano dei “mostri in prima pagina” e la conseguente e subitanea perdita - prima del processo - dell’onore e della reputazione, hanno portato alcuni indagati a porre fine tragicamente alle proprie vite, come nel caso del socialista lombardo Moroni.

Questi suicidi sono stati un epilogo oscuro e sconvolgente per una stagione che aveva promesso giustizia e “pulizia”. Hanno evidenziato l'aspetto inquisitivo delle indagini, le forzature interpretative di leggi e norme di garanzia, il carcere preventivo per ottenere confessioni, pur di tornare a casa dai propri cari e, soprattutto, hanno evidenziato la tragica fragilità umana degli indagati, quando incappavano nell’italica “macchina della giustizia”.

“Mani Pulite” è stata, anche, purtroppo, una patente negazione del garantismo, della presunzione di innocenza e del rispetto dell’umanità degli indagati, visti, allora (come oggi), come ha di recente confermato il magistrato Davigo, quali “fonti preziose” di informazioni, che in caso di suicidio si sarebbero perse per sempre.

E non già, molto più semplicemente, come esseri umani in un momento tragico della propria esistenza.

 

 

16/10/2023 - LA SITUAZIONE PALESTINESE - PORTAVOCE F.M.

«le politiche e le azioni di Hamas non rappresentano il popolo palestinese»

Lo ha detto ieri il presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas. Secondo l’agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa, Abbas ha affermato che «le politiche e le azioni di Hamas non rappresentano il popolo palestinese» e che l’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP) è l’unico rappresentante legittimo del popolo palestinese.

Crediamo che questo, in giorni che hanno fatto sprofondare il mondo in un clima da “11 settembre”, con vittime inermi da un lato e dall’altro, barbarie ed atrocità, debba essere ribadito e ripetuto fino alla nausea. Come pure che il terrorismo e la lotta armata non giovano alla causa palestinese. Ma che, come ebbe a dire Bettino Craxi nel 1985, in Parlamento, producono semmai l’effetto opposto.

Non dimentichiamo infine che nella striscia di Gaza l’80 per cento delle persone vive in una situazione di deprivazione umana, culturale e sociale, di estrema povertà. Terreno fertile purtroppo per gli estremismi.

 

24/09/2023 - GIORGIO NAPOLITANO - PORTAVOCE F.M.

Giorgio Napolitano

 

Un’altra figura politica di rilievo della prima Repubblica ci ha lasciato: in realtà, Giorgio Napolitano ha attraversato l’intera storia repubblicana ed è stato Capo dello Stato per due volte, in veneranda età. Dopo i trascorsi giovanili nei gruppi universitari fascisti, si è avvicinato ai movimenti della Resistenza campana ed ha aderito al partito comunista, nell’ala moderata, detta “migliorista”; fu un convinto europeista, ministro e parlamentare, in Italia ed a Bruxelles, prima di essere eletto al Quirinale.

Qui vogliamo ricordarlo - senza entrare nella querelle di queste ore, che vede media ed opinione pubblica divisi, come di consueto, fra estimatori e detrattori - sotto il profilo che più ci riguarda come socialisti, ovverosia il rapporto con Bettino Craxi.

Ecco alcuni stralci significativi: “Nella vicenda politica, ed umana di Bettino Craxi ravviso aspetti tragici della storia politica e istituzionale della nostra Repubblica, che impongono ricostruzioni non sommarie e unilaterali di almeno un quindicennio di vita pubblica italiana”. Inoltre, nel decimo anniversario della morte del leader, alla vedova Anna Craxi: "Non può venir sacrificata al solo discorso sulle responsabilità dell'onorevole Craxi sanzionate per via giudiziaria la considerazione complessiva della sua figura di leader politico, e di uomo di governo impegnato nella guida dell'Esecutivo e nella rappresentanza dell'Italia sul terreno delle relazioni internazionali. Il nostro Stato democratico non può consentirsi - ammonisce Napolitano - distorsioni e rimozioni del genere". Ed infine: "Non dimentico il rapporto che fin dagli anni '70 ebbi con lui (…). Si trattò di un rapporto franco e leale, nel dissenso e nel consenso che segnavano le nostre discussioni e le nostre relazioni anche sul piano istituzionale. E non dimentico quel che Bettino Craxi, giunto alla guida del Partito Socialista Italiano, rappresentò come protagonista del confronto nella sinistra italiana ed europea".

 

 

 

04/08/2023 - BETTINO CRAXI - PORTAVOCE F.M.

Bettino Craxi Presidente del Consiglio 

 

Oggi, quarant’anni fa, Bettino Craxi giurava da Presidente del Consiglio dei Ministri, assumendo la guida del Governo più longevo e più riformista della nostra Repubblica.

Davanti al Presidente partigiano Sandro Pertini, socialista come Craxi, prendeva il via una stagione di buon governo, che modernizzò il Paese, portandolo ad essere la quarta potenza economica del mondo.

Una stagione di libertà (in senso plurale) e che vide realizzarsi in concreto il socialismo liberale e democratico e che non a caso vide l’ostilità dei comunisti, che lo videro come (sic) un pericolo per la democrazia. Fu un esecutivo vicino ai lavoratori (si pensi alla riduzione dell’inflazione), ma anche attento ai ceti emergenti ed all’impresa italiana. E con una forte sensibilità per i Paesi poveri ed indebitati. Un governo che mise in buona sostanza, davanti a tutto, l’interesse del Paese, come con la nota “vicenda Sigonella”. Un vero Governo socialista.

 

27/07/2023 - L’ITALIA DEI SÌ - PORTAVOCE F.M.

L’Italia dei sì: una grande opportunità collettiva per il Paese 

 

Sono passati pochi giorni dalla conferenza di presentazione, voluta dal Ministro delle Infrastrutture Salvini, in merito agli investimenti infrastrutturali per la modernizzazione del Paese.

Miglioramento ed ammodernamento delle strade (4,5 miliardi di euro). Interventi (per circa 22 miliardi di euro) sulle ferrovie minori del centro sud, potenziamento dell’Alta Velocità, con il nuovo “nodo sotterraneo” di Firenze, la nuova Napoli – Bari ed il completamento AV della dorsale tirrenica, sino alla Sicilia, grazie al futuro Ponte sullo Stretto di Messina.

Il “Ponte degli Italiani”: un’opera attesa da oltre mezzo secolo, che non solo costituirà, assieme agli altri interventi, un potente volano per l’economia nazionale, creando decine di migliaia di posti di lavoro, ma sarà finalmente un grandioso “biglietto da visita” per l’Italia nel mondo, anche dal punto di vista turistico.

Ma ci sarà posto anche per investimenti robusti sulle case popolari, dimenticate da troppo tempo dai governi di sinistra.

Infine, sull’energia: sì alle rinnovabili, ma via libera anche all’energia nucleare, fonte a bassissime emissioni e rischi.

Questa è l’Italia che piace a noi socialisti: l’Italia che cresce, che si ammoderna, che crea lavoro e reddito. Un Paese che guarda avanti ma allo stesso tempo è geloso della propria cultura e delle proprie tradizioni. Non il Paese “da cartolina”, dei “ma” e dei “no” che taluni ambientalisti, alcuni Sindacati e gran parte della sinistra vorrebbero invece consegnare alle future generazioni. Avanti!

 

 

23/07/2023 - UN “PIANO MATTEI” PER L’AFRICA - PORTAVOCE F.M.

Un “Piano Mattei” per l’Africa: una scelta tanto innovativa quanto lungimirante

Il Governo ha annunciato di voler realizzare un “Piano Mattei” per il continente africano: una scelta che “innova” il modo sinora seguito, tanto in Italia quanto nel resto dell’Unione europea, di relazionarsi con nazioni meno sviluppate (e che hanno robusti flussi migratori verso di noi), ponendo le basi per delle relazioni internazionali nuove; in particolare fra il nostro Paese e l’Africa mediterranea.

Emblematico, innanzitutto, il riferimento a Enrico Mattei, un grande italiano che cercò (ed in parte riuscì) a rendere il proprio Paese meno dipendente, per l’approvvigionamento energetico, dall’estero. E che probabilmente pagò con la vita per questo. Ma anche per aver scalzato l’oligopolio delle “sette sorelle”, creando buone relazioni di “vicinato” coi paesi produttori, grazie ad accordi di reale e mutuo vantaggio.

Oggi, più che mai, Mattei incarna questo nuovo modello, scelto dalla premier Meloni: le sfide di crescita, climatiche, ambientali, energetiche e migratorie costituiscono un unicum: non si può affrontare solo uno di tali nodi senza toccare gli altri. E considerando ambedue le sponde del Mediterraneo.

Noi socialisti, con Craxi e De Michelis, crediamo da sempre nella necessità di “accendere una luce” nei Paesi di partenza dei migranti: solo così si può infatti perseguire l’obiettivo di “crescere assieme”, di creare sviluppo e rendere quindi possibile per i giovani rimanere nel proprio paese.

Oggi, finalmente, pare essersi (ri)compresa l’importanza di questo metodo.

Ma sarà solo ad ottobre 2023, con il summit “Italia - Africa” che si comprenderà meglio portata e contenuti del “Piano Mattei” di Giorgia Meloni, cui vanno gli auguri di buon lavoro del Nuovo PSI.

 

09/07/2023 - SANDRO PERTINI - PORTAVOCE F.M.

SANDRO PERTINI | 09/07/1978 - 09/07/2023: 45 ANNI FA VENIVA ELETTO IL PRESIDENTE PIU' AMATO DAGLI ITALIANI

 

Sono passati, oggi, quarantacinque anni dalla sua elezione: una vita.

Ma Sandro Pertini - il primo ed unico Presidente della Repubblica socialista - rimane saldamente nel cuore di chi ha vissuto gli anni del suo settennato.

Un Presidente molto diverso dai predecessori: fra la gente, umile ed empatico, ma di sanissimi valori etici e democratici.

Un Presidente partigiano, che rifiutò sdegnato la domanda di grazia presentata dalla madre: preferì il confino.

Ma fu un vero repubblicano: sempre rispettoso di tutte le forze politiche dell’arco parlamentare; rimane forse un unicum nella storia d’Italia.

La sua memoria non deve perdersi: spetta a noi il compito di tramandarla ai giovani che non l’hanno conosciuto.

 

 

03/07/2023 - SALARIO MININO - PORTAVOCE F.M.

SALARIO MINIMO: FACCIAMO UN MINIMO…DI CHIAREZZA!

Il salario minimo è previsto dalla Direttiva UE n. 2041/2022: serve a tutelare economicamente quei lavoratori per i quali non si applica alcun contratto collettivo.

In Italia, in realtà, la stragrande maggioranza dei lavoratori lavora, oggi, sotto l’egida di contratti collettivi di CGIL, CISL e UIL, sottoscritti da associazioni rappresentative dei datori di lavoro: non vi è quindi alcun obbligo di recepimento, ma semmai di monitoraggio del mercato del lavoro.

I lavoratori sottopagati (e con poche o nessuna tutela) sono invece quelli cui si applicano i cd “contratti pirata”: siglati da organizzazioni sostanzialmente prive di minima rappresentatività. Che dovrebbero essere estromesse dal mercato del lavoro.

Come ha infine, recentemente, dichiarato la premier Meloni, quello della introduzione di un salario minimo è in realtà "un modo per far finta di occuparsi dei temi sociali quando invece il modo per farlo sarebbe abbassare le tasse sul lavoro e alzare gli stipendi per i lavoratori". E noi socialisti concordiamo. Avanti!

 

12/06/2023 - NECROLOGIO SILVIO BERLUSCONI - PORTAVOCE F.M.

Il Circolo nPSI di Roma ricorda oggi, con grande cordoglio, la scomparsa di Silvio Berlusconi, politico e imprenditore italiano, che ha contraddistinto, in modo sicuramente a volte controverso, ma mai banale e scontato la vita – non solo politica - del nostro Paese dalla fine degli anni ’70.

Il Circolo nPSI di Roma non può non ricordare, in particolare, lo stretto legame che vi era fra Berlusconi, Craxi ed il Partito socialista, di cui – dopo il 1994 – il leader di Forza Italia si riteneva, entro certi termini erede e prosecutore, soprattutto dell’azione riformista e modernizzatrice della politica e della società italiana.

Un episodio fra tutti desideriamo qui ricordare: la soddisfazione con cui Berlusconi salutò la negazione delle autorizzazioni a procedere nei confronti di Bettino Craxi da parte della Camera, a riprova della chiara matrice mediatica e politica delle attività dei magistrati milanesi nell’ambito dell’inchiesta di “mani pulite”.

Né si può dimenticare la vicinanza morale e materiale espressa da Berlusconi a Craxi, nei duri anni dell’auto-esilio tunisino, sino alla scomparsa di Craxi, nel 2000.

Alla Famiglia, ai figli, alla compagna ed ai nipoti le nostre sentite condoglianze e quelle dei socialisti del nPSI di Roma.