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Circolo nPSI di Roma


ORIGINI DEL SOCIALISMO
  • 1892, a Genova, presso la locale Associazione garibaldina viene fondato il Partito dei Lavoratori Italiani (prima formazione organizzata di sinistra, in Italia), a forte vocazione utopistica, operaia e mutualistica. É ancora forte l’influenza mazziniana.

  • 1893, a Reggio Emilia, il Partito dei Lavoratori Italiani aggiunge la parola “Socialista”. Nel partito sono presenti anime diverse: marxiste, insurrezionali, utopiste e riformiste.
  • 1895, a Parma si assume la denominazione "Partito Socialista Italiano”. Filippo Turati è protagonista di questa fase: il socialismo viene letto non dal punto di vista insurrezionale, ma come un ideale da calare, caso per caso, nelle specifiche situazioni storiche delle nazioni.
  • 1917, dopo la Rivoluzione d’Ottobre e l'instaurazione del Soviet russo, il PSI si sposta sempre più su posizioni massimaliste, emarginando la linea riformista di Turati.
  • 1922, Turati fonda, insieme a Giacomo Matteotti, Giuseppe Emanuele Modigliani e Claudio Treves, il Partito Socialista Unitario: Matteotti viene nominato segretario.
  •  A seguito dell’avvento del Regime Fascista, Matteotti viene assassinato ed il Partito Socialista Unitario viene prima perseguitato e poi sciolto, entrando quindi in clandestinità: il Direttivo nazionale si trasferisce in Francia; i riformisti esprimono la minoranza.
  • 1930, prima scissione interna tra l'ala fusionista, che procedette a una riunificazione con il PSULI rinominandosi “Partito Socialista Italiano - Sezione dell'Internazionale Operaia Socialista” e l'ala massimalista, che venne da quel momento conosciuta come Partito Socialista Italiano(massimalista). Quest'ultima perde gradualmente membri nel corso degli anni, sciogliendosi de facto intorno agli inizi degli anni 1940.
  • 1943, il Partito assume (a seguito della confluenza del Movimento di Unità Proletaria, massimalista) il nome di Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria - PSIUP, per poi ritornare al nome del 1895, a seguito della fuoriuscita dei social democratici. Emergono le figure di tre esuli: Pietro Nenni, Sandro Pertini e Giuseppe Saragat.
  • 1948, il PSI presenta una lista comune con il Partito Comunista Italiano, costituendo il Fronte Democratico Popolare - con l’effigie di una stella e del viso di Garibaldi.
  • 1960, fine dell’intesa politica con il Partito Comunista: si apre la stagione di confronto programmatico tra centristi (laici e cattolici) e socialisti, improntata alle riforme ed al pragmatismo, che porta alla nascita dei primi governi di centro-sinistra, sia locali sia nazionali.

Il Portavoce F.M.